10 Miti Comuni sul Graphic Design
Il graphic design ha sicuramente fatto dei passi avanti, soprattutto nelle ultime decadi con l’avvento del computer e l’utilizzo di software dedicati, nonchè della grande quantità di risorse online.
Eppure esistono ancora oggi dei miti sulla mistica figura del graphic designer e sul graphic design.
Di seguito troverai 10 dei miti più divertenti sul graphic design
1 Il graphic design riguarda solo la creazione di loghi
La creazione di un logo è importante per qualsiasi azienda. Un logo è il volto dell’azienda e il mezzo attraverso cui identificare i valori del brand e cosa offri.
Il graphic design è l’arte di creare contenuti visivi capaci di veicolare un messaggio.
Per questo rientrano nella categoria di graphic design anche i poster, i giornali, le copertine degli album, le infografiche e le presentazione dei brand.
2 Il graphic design è solo per progetti da stampare
In realtà il graphic design include progetti anche digitali com banner, grafiche per social, newsletter e anche creazione di interfacce, tanto che spesso il graphic design si mischia all’UX design.
3 Il graphic design usa solo le immagini e grafiche
Agli occhi inesperti potrebbe sembrare che il graphic designer utilizzi ancora solo immagini e grafiche, anche se ormai quasi tutti i graphic designer sanno realizzare video e gif più o meno complicati, soprattutto con l’avvento dei social media e dei reel.
4 Per lavorare nel graphic design ti servono oggetti costosi e particolari
Di norma per lavorare nel graphic design hai bisogno di un computer, un programma gratuito o a pagamento che ti permetta di manipolare testi e immagini e una buona connessione ad internet.
Spesso online si vedono graphic designer utilizzare schermi particolari, oggetti strani ecc, ma non solo indispensabili.
5 Il graphic design è solo “scegliere la font giusta”
Sicuramente le font sono importanti nel graphic design, ma il lavoro di un grafico non sta solo nello scegliere il font più bello.
Un font veicola delle informazioni, suscita emozioni e sentimenti e spesso nasconde delle storie.
Scegliere un font rispetto ad un altro non è solo questione estetica ma di informazioni.
In più bisogna anche sapere come mixare tra loro le font, considerare la dimensione, lo stile, lo spazio tra le lettere, le righe, il colore e lo sfondo.
La tipografia comunque non è l’unica cosa importante per un graphic designer, infatti un bravo grafico deve essere capace di mixare tra loro elementi di varia natura come immagini, testo, spazi vuoti, linee e forme.
6 Il graphic design si basa sul seguire le tendenze
Come tutti gli altri rami del design, anche il graphic design segue le tendenze che cambiano di anno in anno.
Il segreto però sta nel non diventarne succube e mantenere comunque una certa identità.
Inserire dei trend nel graphic design è un’ottima scelta, ma bisogna anche pensare che, soprattutto se si tratta di brand design, i trend hanno una durata davvero breve e quindi è meglio non abusarne.
In generale è meglio usare i trend per materiale effimero tipo sui social, flyer ecc, mentre per progetti più duraturi come siti o brand bisogna trovare qualcosa che superi il tempo.
7 Devi essere naturalmente portato per fare il graphic designer
Molti pensano che i graphic designer siano artisti, in realtà sono dei progettisti e usano molto la logica più che l’istinto.
Sicuramente una persona che sceglierà la strada del graphic design avrà una vena creativa molto sviluppata, così come un matematico ha una mente proiettata sulla logica e sui calcoli.
Questo però non significa che per essere un graphic designer devi essere un’artista nato, non è nemmeno necessaroi che tu sappia disegnare perfettamente.
Il graphic designer non ha delle “visioni”, anzi il suo lavoro è frutto di studio e ricerca, tentativi e soluzioni.
8 Il graphic design si basa sul rendere tutto “carino”
Alcuni pensano che il graphic design si basi sul rendere tutto bello e carino, ma in realtà non è così, prima di tutto bisogna essere coerenti e veicolare un messaggio.
Il concetto di bello o brutto è vittima del tempo e delle tendenze, così come nella moda.
Il graphic design non è fatto per far dire alle persone “Wow che bello”, ha uno scopo legato alla funzione della comunicazione e a volte la comunicazione può anche veicolare paura, shock, allarme.
9 Il graphic design si basa sui gusti del progettista
La prima cosa che insegnano al graphic designer è che il suo lavoro è quello di comunicare e veicolare messaggi, non di creare arte.
Il graphic designer non è un artista, non è “libero” di fare quello che vuole, soprattutto se lavora per dei committenti deve sempre seguire il brief e la visione del cliente.
Prendiamo la Nike, di certo il grafico della nike, pur amando per esempio i fiori eleganti e lo stile barocco, non lo utilizzerà nella comunicazione dell’azienda per cui lavora.
Il graphic designer produce artefatti pensando al cliente finale.
10 Il graphic design si basa sul creare progetti originali al 100% ogni volta
Creare dei progetti originali al 100% è utopia.
Viviamo in un mondo dove siamo continuamente bombardati da immagini da cui traiamo ispirazione senza nemmeno rendercene conto.
Quando il graphic designer si butta su un progetto inizierà sempre dalla ricerca e quello che vede inconsciamente lo ispirerà.
Questo non significa che il graphic designer copia gli altri, ma semplicemente alcune cose potrebbero ispirarlo e venire reinterpretate.